castellina

Castellina Marittima

Castellina Marittima è un piccolo borgo, ma con una lunga storia che fonda le sue origini in epoca etrusca e prima di essa. Nel medioevo venne costruito il castello, la cui posizione geografica, attirò su di sé gli interessi delle varie potenze di quel periodo.
Il panorama che si poteva osservare dal castello permetteva di estendere lo sguardo verso Rosignano M.ma, ad ancora più in là, fino alla costa, e, dall’altra, di controllare una delle vie di comunicazioni più importanti della penisola italica, la Via Emilia.
Le cronache del tempo, narrano che intorno al XIV secolo, quando Castellina era un dominio di Ugo Giovanni Della Gherardesca, soprannominato Bacarozzo, Conte di Montescudaio, egli tentò, insieme ai suoi uomini, di liberare il borgo dal potere esercitato su quelle terre dalla Repubblica di Pisa. La sua impresa fallì e Pisa riuscì a padroneggiare fino al 1406.
In quell’anno la Repubblica di Firenze, ormai militarmente ed economicamente superiore a Pisa, sottomise Castellina e gli altri borghi fino al allora controllati dalla Repubblica Marinara. Come segno di sudditanza, gli abitanti di Castellina iniziarono ad offrire, ai fiorentini, annualmente, 10 libbre di cero per la festa di San Giovanni dell’24 giugno. E questo piccolo borgo della Costa degli Etruschi fu successivamente annesso al Granducato di Toscana, ed il castello divenne un feudo di Lorenzo Dei Medici.
I moti irredentisti che scossero l’Italia durante il Risorgimento, accesero gli animi di chi viveva in questa zona, e un discreto numero di volontari partirono da Castellina per partecipare alle guerre di indipendenza del 1848 e del 1859. Nel 1861, il Comune di Castellina entrerà a far parte del Regno d’Italia.
L’attività principale è la produzione dei cereali. Dagli inizi del XIX secolo fu aperta una cava di alabastro ed oggi una delle principali attrazioni turistiche e culturali del luogo è l’ecomuseo dedicato a questo minerale e alla sua lavorazione.
All’interno dell’ex Palazzo Opera Pia è possibile visitare il Punto Museo Centrale, dove il visitatore può documentarsi sulle attività estrattive e di lavorazione dell’alabastro, inoltre, nella sezione dedicata all’archeologia, sono stati allestiti dei documenti e dei reperti che ripercorrono le fasi più antiche del territorio. Una collezione d’arte moderna e contemporanea vi aspetta, invece, al secondo piano dell’edificio per essere da voi ammirata!