Suvereto

Suvereto

Come per gli altri borghi della Costa Etrusca, il toponimo viene attestato per la prima volta intorno all’anno mille, più precisamente nel 973, e trae origine da Suber, quindi Suvereto è il “bosco di sugheri”. Una definizione che vale tutt’oggi. Esso è infatti circondato da una selva di castagni, sugheri e altri alberi tipici della macchia mediterranea.

A soli dieci minuti dalle spiagge e dal mare della Costa Etrusca, Suvereto è sicuramente uno dei borghi più affascinanti della Regione Toscana. La via che porta a questo delizioso borgo è stata definita “La strada del Vino”.  

Tale enunciazione deriva dalle diverse cantine e dalle aziende agricole presenti lungo la via, capaci di offrire degli ottimi vini da degustare in compagnia di squisite specialità enogastronomiche. Il paesaggio, i beni architettonici e l’accoglienza del Comune di Suvereto sono stati ufficialmente riconosciuti dal marchio di qualità turistico – ambientale della bandiera arancione TCI. Inoltre, questa località fa parte dell’associazione “I borghi più belli d’Italia” che racchiude i maggiori centri storici capaci di distinguersi per uno “spiccato interesse storico e artistico”.

Ancor prima di entrare all’interno delle sue antiche mura, il visitatore potrà soffermarsi davanti la Pieve di San Giusto. Una chiesa costruita con uno stile analogo alla Pieve di San Giovanni di Campiglia Marittima. Fra gli aspetti più singolari e degni di nota dell’edificio religioso vi sono le due colonne in travertino, coronate da dei capitelli su cui poggiano due leoni in lotta con delle figure antropomorfe.

 

Dopo aver scattato qualche foro ricordo, o esser entrati all’interno della Pieve in cerca di un breve momento di silenzio e di meditazione, il percorso potrà proseguire entrando all’interno delle mura storiche di Suvereto.

A differenza della maggior parte dei centri storici della Costa Etrusca, i quali furono dominati dai Della Gherardesca, Suvereto fu un territorio in mano agli Aldobrandeschi. L’attuale cinta muraria e i due ingressi, definiti come la Porta di Sotto (quella vicina alla Pieve di S. Giusto) e la Porta di Sopra (quella situata a nord), furono invece costruiti da Pisa.

Dei numerosi edifici religiosi riportati nei documenti storici tra l’XI e il XIII secolo, l’unico stabile conservato è la Chiesa di San Francesco. Una volta che sarete giunti nei pressi di questo edificio ecclesiastico, si consiglia di visitare l’incantevole chiostro appartenuto al convento annesso.

 

La Rocca Aldobrandesca è un altro luogo che non può mancare nel nostro itinerario fra le vecchie mura di Suvereto. Dislocata nella parte superiore dell’abitato, venne costruita nella seconda metà del XII secolo dall’omonima famiglia come simbolo di potere e prestigio.

Il Comune di Suvereto non è solo storia e cultura. Appena sarete usciti fuori dal paese, vi potrete far coinvolgere dal verde e dalla natura e intraprendere uno dei diciotto percorsi trekking studiati appositamente per farvi conoscere le bellezze paesaggistiche circostanti. Come il sentiero che, partendo dalla frazione di Prata (4 km da Suvereto) raggiunge la chiesa romanica della Santissima Annunziata. Un piccolo edificio utilizzato in epoca medioevale per accogliere i viandanti e i pellegrini di passaggio.