Il Parco Archeominerario di San Silvestro
Il territorio circostante il Comune di San Vincenzo è ricco di siti storici che permettono ai turisti di effettuare un balzo indietro nel tempo. La generosa natura, l’abbondanza dei minerali presenti nel sottosuolo, il clima mite, il paesaggio collinare, e quindi ben difendibile, incoraggiarono gli uomini vissuti da queste parti nel medioevo a costruire una serie di roccaforti e di magnifici borghi.
Il Parco Archeominerario di San Silvestro, situato a circa 5 km da San Vincenzo, custodisce al suo interno una di queste antiche costruzioni.
Percorrere i percorsi gestiti con cura e professionalità dalla Società Parchi Val di Cornia, vi permetterà di rivivere alcuni attimi di vita medievale e di soddisfare alcune delle vostre curiosità sulla lavorazione dei metalli.
Un po' di storia
Le prime costruzioni risalgono al X e all’XII secolo, quando i proprietari della Rocca decisero di iniziare a lavorare il rame e il piombo argentiero. Fra i vari usi dei metalli trattati a San Silvestro occorre menzionare la produzione monetaria effettuata nelle zecche di Lucca e di Pisa.
Come la maggior parte delle rocche, dei castelli e dei relativi borghi, presenti in questa parte della Toscana, anche San Silvestro, durante il XII secolo, fu di proprietà dei Della Gherardesca e successivamente di alcuni loro vicari.
Rocca a Palmento fu il primo appellativo utilizzato per definire l’abitato. Tale titolo deriva da una macina, a Palmentum, situata nel frantoio sottostante la Chiesa. Mentre l’attuale nome proviene dal Santo a cui era stata dedicata la chiesa.
Le rovine che oggi si possono osservare risalgono alla seconda metà del XIII secolo, quando, in seguito all’espansione demografica, il borgo si sviluppò su tutto il versante orientale, li dove la morfologia del poggio permetteva una crescita edilizia. Gli alloggi erano formati da uno o due piani per una superfice complessiva di circa 27 mq. Ed il numero dei suoi abitanti si aggirò intorno alle 200 – 250 persone, distribuite in circa 42 abitazioni. il primo documento che attesta la presenza della chiesa risale al 1281. Davanti al suo sagrato si trovava il cimitero, un segno evidente dello stretto legame fra la vita e la morte nella società medioevale. La residenza signorile venne costruita nella parte più alta della Rocca. E l’area di trasformazione metallurgica fu collocata su dei terrazzi artificiali, utilizzati in precedenza come cava di materiali ad uso edile.
Le aree del Parco
L’area interna del Parco è suddivisa in tre aree:
- Area del Temperino. Esso è situata nelle vicinanze dell’ingresso del parco e ospita il Museo del Temperino, dove al suo interno è possibile reperire le necessarie informazioni introduttive per la successiva visita alle miniere e alla Rocca di San Silvestro. In questa zona si trova anche la Miniera del Temperino, un itinerario sotterraneo di 360 mt, preceduto da alcuni pannelli informativi attraverso i quali è possibile avere un’idea delle differenti tecniche estrattive utilizzate nel tempo.
- Area di Pozza Earle. Composta dal Museo delle Macchine Minerarie, il Museo del Minatore, e la Galleria Lanzi - Temperino che, tramite un trenino minerario, conduce fino alla Rocca di San Silvestro.
- Area di Valle Lanzi. Dove sorge la Rocca di San Silvestro e Villa Lanzi. Quest’ultimo è un edificio cinquecentesco costruito da Cosimo I De’ Medici come residenza per alcuni esperti minatori provenienti dalla Germania.